Thetaenergy la mia professione

Ho voluto scrivere queste poche righe per spiegare il mio modo di fare professione, e per spiegare che il mondo olistico è una cosa seria, non ci si puo’ improvvisare. In questo articolo trovate anche la descrizione del codice deontologico dell’associazione di categoria alla quale mi sono iscritta, la SICOOL (Società Italiana Counselor e Operatori Olistici), sulla base della legge 4/2013.
Buona lettura

Sono una thetahealer, ma prima di tutto una persona, un’umana con una strada, un obiettivo e un compito. Il mio mandato, quello che mi ha sempre spinto nella vita è:

La ricerca della verità

  1. La comprensione che gli animali hanno i nostri stessi diritti (alla vita, al benessere, all’evoluzione)
  2. La consapevolezza che noi umani possiamo, ognuno facendo il suo, cambiare il pianeta che non è così destinato alla distruzione. Non è ancora detto.
  3. La riconciliazione fra le persone, la risoluzione dei conflitti. Laddove i conflitti sono solo un ostacolo all’evoluzione e i conflitti originano sempre dall’interesse personale.
In particolare quest’ultimo punto mi ha permesso di capire COME volevo essere la mia professione: ho incontrato molti operatori dell’area del benessere animale e umano e ho trovato ciò che NON volevo essere:
  1. La convinzione che la verità ce l’ha uno solo: tutte le strade portano alla verità, tutti abbiamo il collegamento alla verità, scegliamo solo COME. Come vuoi andare vestito alla festa di gala? In rosso, in giallo, in blu? Credere di avere la verità significa credere che gli altri sbaglino ad andare alla festa con un colore diverso dal nostro.
  2. Il giudizio. Durante una costellazione alla qualche partecipavo, ricordo il giudizio su di me della costellatrice su determinati aspetti della mia situazione. Ricordo le sue parole, gesti e sguardi taglienti. Sono uscita sentendomi umiliata e incredula. Incapace di capire dove stesse l’origine del mio malessere. Grazie! a quell’anima che mi ha insegnato come non avrei mai voluto far sentire i “miei” clienti: sbagliati!
  3. Lavorare per la VISIBILITA’ e Il DENARO: provo compassione per coloro che credono veramente essere delle guide usando metodi millenariamente vecchi. La fama e il denaro sono solo risultati di ciò che l’anima sta eseguendo in questa incarnazione al fine di imparare per sé e aiutare il Pianeta (tutti gli esseri). Questo è un risultato fisiologico. Altra cosa è metterlo all’apice degli obiettivi mentali. Il rischio sono la manipolazione, le sette, le dipendenze, e l’incapacità di crescere. Un palloncino non puo’ volare se legato alla mano. Voi siete i palloncini, una guida vi aiuta a riempirvi di aria (vita) e vi dice che lassù c’è un cielo da scoprire. Fatto questo: volate da soli.
  4. La scienza spiega tutto: onoro e rispetto ciò che ho studiato, la scienza è un ottimo modo per aiutare la mente a trovare soluzione a problemi e interpretare la realtà concreta. Non è tutto, se state cercando, come ma da quando sono nata, una chiave di lettura onnicomprensiva, bisogna fare un atto di fede. Non in qualcuno ma nel proprio sentire. Se qualcosa vi spinge oltre, andate oltre e cercatelo. Quando tirerete un sospiro di sollievo, vorrà dire che lo avrete trovato.
Questi sono i miei principi base, che fanno parte di me da quando ho memoria.
Non faccio la thetahealer per soldi, non lo faccio per sentirmi riconosciuta.
Lo faccio perché le persone e gli animali hanno bisogno e io non voglio stare a guardare.
Voglio dirvi, pero’ COME lo faccio.

In questi anni ho chiuso collaborazioni con persone che avevano uno o parte di alcuni punti da “A” a “D” o che non condividevano nessuno dei punti 1-3.
La cosa che più detesto è che uno mi si approcci dicendo: “Voglio fare grandi cose per gli animali” e poi non regala una sessione ad un cliente che si indebita per salvare il suo cane (che comunque muore) o che ti “sfrutta” il tuo lavoro con gli animali per potersi pagare l’affitto della sala. Sugli animali non transigo. Vale sempre il miglior detto: “i fatti contano”. Se volete aiutare gli animali ci sono tanti modi: io credevo che potesse essere solo fare la veterinaria, ma ci sono tanti piccoli gesti, da adottare un cane in canile, a devolvere soldi, o fermarsi in auto e spostare e benedire l’anima di un gatto che ha appena lasciato il corpo.
Benedico la persona che lo ha fatto col mio Simba poche settimane fa.
I gesti di gentilezza sono piccoli soffi sul cuore che permettono al rancore di andarsene.

Nelle mie precedenti professioni ho imparato quanto basta a capire che ci vuole rispetto di tre cose:

  • Dell’Essere: di colui che ti chiede aiuto (animale o umano), dei tuoi colleghi, del Pianeta, ma soprattutto di te stessa e della conoscenza che porti.
  • Del Sentire: dove stiamo andando come esseri viventi, sentire cosa ognuno porta e valorizzarlo.
  • Del Fare: non puoi essere un thetahealer o una persona che si occupa di risveglio della coscienza e agire ancora sotto schemi di complotto o rabbia o contro la stessa conoscenza per esempio volendo essere “il più bravo”. Il più bravo non esiste. Il pezzo di puzzle ha un pezzo migliore dell’altro?

Quando vi approcciate ad un operatore olistico, chiedetegli la sua storia: non è un medico dietro la scrivania, chiedegli come LUI è uscito dai suoi malesseri e come è migliorata la sua vita. Chiedetegli se ancora lavora su sé, chiedetegli come la pensa in fatto di umanità, di famiglia, di figli, di emozioni. Non per sapere i fatti suoi ma per sapere la sua visione della VITA, perché lui dopo lavorerà sulla VOSTRA!

Ho conosciuto tutte queste tecniche in maniera sistematica a partire dal 2000 per un interesse personale, diciamo così.
Oggi costruisco la mia professionalità giorno per giorno, con le persone che mi incontrano, con la vita che vedo, con la formazione che continuo e con la voglia che questo mondo cambi e più gente si risvegli e più gente smetta di lottare fra sé per la supremazia.

Io vengo da due professioni che hanno secoli di professionalità e dove la condivisione di finalità, la comunicazione e la garanzia della categoria sono pilastri portanti del fare. Oggi mi trovo in un modo dove l’operatore olistico è anche quello che tiene costellazioni senza averne nessun titolo…. Dove studenti con qualche mese di preparazione al Thetahealing si chiamano “terapeuti”... questo per me è IN-CON-CE-PI-BI-LE. Perché sicuramente chi ci rimette è il cliente, ma non pensiate solo lui, anche il professionista che fa bene il suo mestiere e ancor di più l’immagine della tecnica stessa.

Passiamo alla parte pratica.

Gli operatori olistici NON hanno un ALBO PROFESSIONALE, ma esiste una LEGGE (Lg 4/2013) che fra le altre cose chiede:

  • Alle categorie di operatori di creare ASSOCIAZIONI di categorie per garantire la qualità professionale del socio, promuovere la sua formazione, garantire la qualità del suo lavoro all’utenza, permettere la trasparenza delle sue competenze attraverso i codici di condotta ai quali l’iscritto all’associazione si deve attenere.
  • Di evidenziare in ogni documento o rapporto scritto con il cliente, i riferimento alla legge 4/2016 applicabile per la tutela della clientela e della fiducia della stessa.
  • Raggiungimento di standard professionali qualificati di base.
Ovviamente queste ASSOCIAZIONI svolgono molti altri servizi, tra i quali anche quelli assicurativi e legali e permettono una rete fra operatori finalizzata alla crescita professionale.
Tradotto non siamo ancora ai livelli della modalità di iscrizione ad un Albo (laurea ed esame di Stato), ma nemmeno a quelli dove un operatore con poca esperienza e nessun percorso ufficiale di formazione in una tecnica specializzata (nel mio caso Thetahealing) puo’ iscriversi.

Nella mia professione io ho scelto la SICOOL, Società Italiana Counselor e Operatore Olistico (www.sicool.it). Di seguito riporto alcuni punti della finalità dell’Associazione

  • “nata nel 2003, si occupa di certificare e riconoscere la figura professionale dell'Operatore Olistico e del Counselor Olistico; pertanto tutela l'utente finale assicurando la professionalità dell'esperto che aderisce ai requisiti formativi S.I.C.O.Ol.”
  • “Attraverso la certificazione la S.I.C.O.Ol. garantisce la professionalità dei suoi iscritti offrendo all'utente finale maggiori garanzie sulle competenze ed abilità dell'esperto.
  • “La S.I.C.O.Ol. si caratterizza adottando il MODELLO OLISTICO, come modello di base a livello formativo e professionale”.
  • “Con il modello olistico si riconosce professionisti che adottano una visione unitaria dell'essere umano, che considerano l'individuo nella loro totalità, quindi come una unità tra corpo, mente e spirito; pertanto viene richiesto al professionista di aver svolto una formazione che integra alla teoria la dimensione dell'essere”.
Riporto, infine, una parte molto importante del nostro lavoro: la DEONTOLOGIA, letteralmente significa“studio del dovere”, cioè norme, responsabilità dei diritti e dei doveri di un professionista. Chiamiamolo pure codice comportamentale con noi stessi, con i clienti, con il pianeta, con i colleghi.
Vi invito a dare un occhio al codice comportamentale SICOOL che ho sottoscritto (iscrivendomi) e che nella sintesi evidenzio i PRINCIPI FONDAMENTALI
  • Condotta probità, dignita’ e decoro
  • Accoglienza,Rispetto, Autenticità, Congruenza,Gentilezza, Ascolto, Dignità,Responsabilità, Competenza e della Saggezza
  • Divieto di attività professionale senza titolo o uso di titoli inesistenti
  • Segreto professionale
  • Informare il cliente di come si svolge la pratica (qui seguirà un altro articolo)
  • Aggiornamento continuo
  • Rapporto con i colleghi leali e corretti